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L’Argentario

L’Argentario

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Monte Argentario – Credits by Paolo Pagni

Il Monte Argentario, rinomato luogo turistico e di villeggiatura, è situato nell’estremità meridionale Toscana, nella maremma, ed è conosciuto anche con il nome “Costa d’Argento”.

Il principale centro abitato, nonché capoluogo, è porto Santo Stefano.

Inizialmente il Monte Argento era un’isola, ma nel corso dei secoli, le correnti marine hanno fatto si che si creassero 2 tomboli che hanno portato il monte ad attaccarsi completamente alla penisola.

Il Monte, raggiunge il punto più alto in corrispondenza di Punta Telegrafo, a 635 m ed è caratterizzato da un territorio quasi del tutto collinare, con grandi “terrazze” dove si coltivano maggiormente viti e ulivi.

La costa invece è molto frastagliata e comprende sia cale che spiagge, prevalentemente sassose, di rinomata bellezza dal punto di vista naturalistico e per questo, dal 1991, fa parte del “Santuario dei cetacei” in quanto divenuta area naturale marina protetta di interesse internazionale.

Del territorio dell’Argentario, fanno parte anche alcuni isolotti: l’Isolotto di Porto Ercole, l’Isola Rossa e l’Isola Argentarola.

Il clima del territorio è piuttosto mite, raggiunge una temperatura media di 5° in pieno inverno e di 22° nel mese di agosto. Le precipitazioni invece sono piuttosto scarse, non arrivando nemmeno a 400 mm durante tutto l’anno.

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Monte Argentario – Credits by Paolo Pagni

Lingua e Dialetto dell’Argentario

In tutta l’area, durante pronuncia di ogni parola si tende ad allungare la vocale.

Vengono troncate inoltre le desinenze verbali del modo infinito (come ad esempio: Devo mangià, vado a fà, voglio giocà…) proprio come accade nel dialetto romano, mentre alcuni altri termini e modi di dire riprendono in pieno il dialetto Toscano che viene parlato sia nell’entroterra che lungo l’intera costa. Moltissimi abitandi della zona restano ben saldi alla tradizione della lingua Toscana “Vernacolare”

Cucina dell’Argentario

La cucina del territorio dell’Argentario è piuttosto ricca ed ogni piatto ha alla sua base dei prodotti freschi e semplici, tipici del mediterraneo.

Un tempo, esistevano le “Frasche”, ovvero le osterie locali dell’epoca, oggi purtroppo scomparse che, all’ora di pranzo e merenda, offrivano uova lessate e acciughe salate condite con aglio e prezzemolo oppure lo stoccafisso battuto con legno sul muro, messo a bagno insieme ai ceci e cotto con cipolla, pomodoro, capperi e acciughe.

Oggi la cucina, seppur più moderna, conserva comunque la tradizione dei suoi prodotti e della sua semplicità, ma arricchita e valorizzata dai nuovi chef dell’epoca; per fare qualche esempio di piatto che potrete trovare e gustare:

  • Caldaro dell’Argentario, una tipica zuppa di pesce povero.
  • Scaveccio, del pesce fritto lasciato a riposare in una marinatura di aceto, cipolla, peperoncino, aglio, rosmarino e alloro.
  • Tonnina, composta di filetti di tonno salati ed essiccati.
  • Schiaccia cipolle e acciughe, prodotto tradizionale del Capoluogo Porto Santo Stefano, è una focaccia di pasta di pane ripiena di acciughe e cipolle dorate.
  • Pagnottella, un tradizionale panetto natalizio.
  • Schiaccia di pasqua, un dolce tipico del periodo pasquale, (da non confondere la “schiaccia” salata menzionata poco sopra con questa dolce).
  • Coroglio degli Sposi, una ciambella tipica granulata all’alchermes.