Parte dal centro di recupero cetacei di Talamone l’iniziativa intrapresa già nel 2014 con il progetto Tartalife, per la tutela delle tartarughe Caretta caretta, che riguarda non solo il promontorio dell’Argentario ma tutte le coste toscane.
Gli obbiettivi sono chiari, prima di tutto la formazione di volontari con uno spiccato interesse per la salvaguardia del mare e dei suo abitanti, come le tartarughe, favorendo la lotta contro la mortalità, sempre più diffusa, dovuta alle attività di pesca industriale. La cura delle varie patologie, anche più gravi e il successivo rilascio in mare di questi ormai sempre più rari animali.
Negli ultimi anni, queste simpatiche creature marine stanno ripopolando i mari e le spiagge italiane, il monitoraggio dei nidi sta diventando una delle attività più importanti e interessanti, sia dal punto di vista scientifico che umano. La nascita e il passaggio dalle spiagge al mare di questi piccolissimi cuccioli è una sfida,una lotta conto il tempo tra i pericoli più vari, predatori che arrivano anche dall’alto come i gabbiani, mareggiate e agenti climatici e la minaccia più grande che giunge proprio dalla mani dell’uomo, avvolte troppo ignorante per apprezzare un miracolo del genere.
Molte le iniziative sponsorizzate dai vari centri, per la sensibilizzazione dei turisti e dei commercianti i quali aderiscono sempre più volentieri, promuovendo così il territorio e la sua salvaguardia.
L’ultimo appuntamento importante è stato il rilascio della tartaruga Olivastra, salvata lo scorso Ottobre e prontamente soccorsa in questi mesi dagli affettuosi biologi del centro.
L’Argentario offre così la possibilità di osservare questi magnifici esemplari non solo dietro il vetro delle vasche ma nel loro habitat naturale, tuffatevi tra la onde di un mare incontaminato!